Il Treno e i DPCM

Quattro o cinque potenti locomotive regionali in testa. A vapore, ognuna con il suo tender di carbone, numerosissimi ferrovieri stipati nelle prime carrozze si davano il cambio per tenere le caldaie in pressione e tutti i meccanismi ben oliati.  Dietro venivano le carrozze delle Regioni, più o meno grandi, più o meno moderne, tutte molto belle anche se a volte non in perfette condizioni. Al centro del convoglio le cucine e il vagone ristorante permanentemente abitato dal Governo e dai controllori. Non tra tutte le carrozze era consentito il passaggio. L’ingresso al ristorante rigidamente controllato. Ai passeggeri delle Regioni venivano mandati pasti frugali in cestini da viaggio direttamente al loro posto a sedere. I Controllori giravano liberamente sempre più numerosi. Ai passeggeri venivano chiesti biglietti, recentemente anche speciali lasciapassare dove si doveva dichiarare di conoscere a memoria tutte le disposizioni di ogni carrozza e le DPCM degli ultimi 20 anni. Spesso venivano richieste integrazioni ai biglietti già pagati e supplementi speciali, per posizioni privilegiate come sedersi al finestrino, poterlo aprire, avere un tavolino, star seduti nel senso di marcia potersi alzare e andare in bagno, ridere, respirare, scrivere ecc. I supplementi andavano pagati subito, in contanti, con banconote di grosso taglio, che venivano intascate dai controllori. I controllori non avevano mai il resto che veniva però sempre immediatamente riconosciuto come Credito di Imposta, da rimborsare suddiviso equamente nei successivi 10 anni bisestili salvo verifiche. Subito dietro la CRG Carrozza Ristorante Governativa si trovava direttamente collegata la carrozza GeP Governo e Parlamento: qui i passeggeri sedevano in comode poltrone da molti anni ed erano per lo più affaccendati a costruire castelli di carte sui loro tavoli di lavoro serviti da zelanti commessi e portaborse.

A tratti alcuni occupanti della carrozza GeP si trasferivano nella carrozza Ristorante scambiandosi di posto per i pasti. Cambiavano le direttive e venivano ridotte le calorie e aumentato il prezzo dei pasti serviti in tutte le altre carrozze nello stesso interesse del benessere e della salute dei passeggeri, secondo le direttive di esperti e consulenti.

La manovra del treno era affidata ai DPCM Disposizioni Per Consentire il Movimento.

Verso la coda del treno erano da tempo agganciati i Carrozzoni, vagoni come INPS, ASL,ATS, INAIL , ISS, CONSIP, CPNHPNM (Chi Più Ne Ha Più Ne Metta) e recentemente era stato agganciato in coda un vagone CS Consulenti Speciali. Questo vagone era stato progettato con i freni di ultimo tipo BNA (Bloccati Non Apribili).

I macchinisti che avevano una visione privilegiata sulla strada  ferrata, dovevano comunque condurre il treno seconde le direttive DPCM che arrivavano dalla CRG Carrozza Ristorante Governativa a centro convoglio,, non senza essere state prima discusse, ma non sempre, con la Governo e Parlamento, sentito il parere dei Consulenti Speciali in coda al treno. Il sistema di comunicazione Interno era affidato al passamano e spesso ai fogli degli Editti, attraversando le Carrozze delle Regioni e del Parlamento venivano fatte aggiunte, cancellazioni e modifiche a volte non concordate. Ne conseguiva che le direttive arrivavano in testa al treno a volte indecifrabili, a volte non più adeguate alla situazione momentanea della strada ferrata, spesso anche dopo che il treno si era già messo in marcia. Da alcune Carrozze Regione venivano anche emessi dei DPCM Locali, di solito un po’ diversi dai DPCM originali che arrivavano in tempi diversi e sulle locomotive non si sapeva bene cosa fare. Si racconta che 4 macchinisti trovati assieme a bocca aperta per respirare siano stati multati per adunata sediziosa non autorizzata perché l’apertura delle bocche non poteva che essere considerata propedeutica alla espressione di parole di dissenso. Si la strada ferrata non era in condizioni perfette. C’era paura ad attraversare ponti e viadotti, alcuni vecchi ferrovieri ricordavano addirittura dei crolli. A volte bisognava fermarsi ed i passeggeri dovevano scendere per fare riparazioni ai binari. Prima di attraversare gli scambi, che venivano manovrati direttamente dalla Cabina di Regia, anche questa a centro convoglio su un vagone senza finestrini, bisognava scendere a controllare che lo scambio della rotaia destra  e quello della rotaia sinistra fossero orientati nella stessa direzione. Pare infatti che essendo il Governo nella mani di diversi partiti, non sempre gli scambi delle due rotaie fossero orientati nello stesso senso di marcia e si vocifera di deragliamenti già successi in passato.

Di tutta questa attività non arrivavano molte notizie a Governo e Parlamento, che per altro non se ne interessava, tutti sempre intenti  alla costruzione dei loro castelli di carte sui tavolini. Chiaro che essi erano molto infastiditi dai movimenti del treno, di cui non capivano la necessità e che metteva a rischio la stabilità delle loro costruzioni di castelli di carte. Corrono voci che tra breve il controllo dei freni di tutte le carrozze verrà trasferito al Governo e Parlamento, verrà impedito a tutti i passeggeri di circolare tra le carrozze e scendere, le caldaie dovranno essere spente e l’unica attività ancora consentita ma di esclusiva competenza di Governo e Parlamento sarà la costruzione di castelli di carta.  Ma sembra che il prossimo DPCM limiterà anche questa attività a costruzioni con solo 5 carte, configurandosi costruzioni con un numero maggiore di carte come Grande Lavoro e quindi necessario di verifica Costi Benefici e che, anche dopo esito positivo della verifica, per aggiungere ogni nuova carta alla costruzione dopo le prime 5, bisognerà avere un progetto esecutivo approvato dai Consulenti Speciali.

Se non siete ancora riusciti a scendere e prendere un altro treno, buona permanenza  sul binario morto.

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